Nuova informazione per il cambiamento in cucina

Ultimo appuntamento della serie di cinque seminari dedicati all’etica della comunicazione verso stili alimentari più salutari e sostenibili, organizzati da Agro Camera e da ARGA Lazio. Un momento di riflessione, non certo conclusivo, su quanto emerso durante questo ciclo di incontri con studiosi ed esperti del settore “nutrizione”, che ha rappresentato una più che valida tappa nel percorso previsto dal progetto europeo SWITCH, al quale partecipa l’agenzia speciale della Camera di Commercio di Roma.

Un progetto che, attraverso una comunicazione più attenta e coinvolgente, mira a cambiare la mentalità stessa della popolazione, fornendo in modo chiaro tutti gli elementi necessari a modificare il rapporto, purtroppo molte volte sbagliato, che – soprattutto negli ultimi decenni – si è instaurato con il cibo e con tutto quello che rappresenta. L’obiettivo, insomma, è quello di cambiare i sistemi alimentari dei cittadini europei per una transizione alimentare giusta, salutare e sostenibile, attraverso la conoscenza e l’innovazione. Un percorso che non può certo prescindere dalla consapevolezza degli operatori del settore, che devono essere quindi informati in modo giusto ed efficace per aumentare la loro capacità di adeguarsi a questo modo di operare più salutare e sostenibile.

Su questo tema particolare si è svolto il 14 dicembre l’incontro “Nuova informazione per il cambiamento in cucina”, che – sempre con il coordinamento della Vicepresidente di ARGA Lazio Tiziana Briguglio – dopo l’introduzione del Direttore di Agro Camera Carlo Haussman, ha visto la partecipazione di Giuseppe Nocca (Docente di Storia dell’Alimentazione al Biocampus), Luigi Lombardi (Docente di enogastronomia all’IPSEOA “Angelo Celletti” di Formia), Romualdo Lodovici (Esperto di agrifood e sistemi di controllo della qualità alimentare) e del giornalista ed esperto di enogastronomia Fabio Turchetti. Sono anche intervenuti il Delegato AIS (Associazione Italiana Sommelier) di Latina, Umberto Trombelli, e il ricercatore del FOSAN (Ente di Ricerca per lo Studio degli Alimenti e della Nutrizione) Francesco Bucarelli.

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