Questo il tema del primo dei cinque seminari che ARGA Lazio ha organizzato insieme ad Agro Camera per il ciclo di incontri su: “L’etica della comunicazione per la transizione verso stili alimentari più salutari e sostenibili”
È cominciato l’11 ottobre con un incontro interattivo, all’interno del Centro servizi “Roma in campagna”, il ciclo di seminari che ARGA Lazio ha organizzato insieme ad Agro Camera, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Roma per lo sviluppo e la promozione del sistema agroalimentare e la gestione della Borsa Merci, sul tema “L’etica della comunicazione per la transizione verso stili alimentari più salutari e sostenibili”.
Punto focale del primo seminario quello sull’acquisto di prossimità, la cosiddetta “filiera corta”, sicuramente il modello produttivo più controllato, sostenibile e salutare. Dopo il saluto introduttivo del presidente di ARGA Lazio, Roberto Ambrogi, è intervenuto il Direttore Generale di Agro Camera, Carlo Hausmann, che ha spiegato quali sono i motivi che hanno spinto l’azienda a programmare il ciclo di seminari. Tra questi, ha evidenziato la necessità di acquisire – anche attraverso l’esperienza degli operatori della comunicazione – sempre maggiori elementi di carattere socio-economico che possano aiutare l’attività informativa di Agro Camera e della stessa Camera di Commercio.
L’obiettivo che ci si è posti con il primo seminario, soprattutto attraverso un panel di lavoro che ha visto protagonisti gli stessi giornalisti intervenuti all’incontro con il coordinamento della vicepresidente di ARGA Lazio Tiziana Briguglio, è stato quello di comprendere quali sono i meccanismi che gli acquirenti possono attivare per superare le difficoltà che si trovano normalmente nel comprare prodotti locali, quali i mezzi da utilizzare e quali invece le ragioni e i pregiudizi di chi sceglie di non acquistarli.
Sulla base di un’indagine svolta dall’Istituto Ixè sui cittadini romani e sulla sostenibilità dei consumi alimentari e guidati – seguendo le indicazioni del progetto europeo Switch – dalla professoressa Simona Castaldi, dell’Università di Napoli Luigi Vanvitelli, i partecipanti al seminario hanno potuto poi esaminare – e proporre – una serie di criteri che possono risultare idonei ad indicare un corretto percorso conoscitivo della sostenibilità alimentare.
Il seminario, particolarmente apprezzato nella sua formulazione – come si è detto – dai giornalisti e dagli altri operatori della comunicazione che hanno partecipato all’incontro, ha fornito quindi un ottimo spunto per il proseguimento dell’intero ciclo formativo che – nell’ambito della 13.a edizione del Festival Cerealia – si concluderà, dopo altre quattro tappe ugualmente interessanti, nel prossimo mese di dicembre.
Le slides presentate nel corso del Seminario