L’utilizzo dei derivati da insetti negli alimenti

Corso di formazione organizzato da ARGA Lazio insieme a CREA, FIDAF e Festival Cerealia. I saluti di Guido D’Ubaldo (OdG Lazio) e Maurizio di Schino (FNSI)

Si è svolto nel pomeriggio di lunedì 26 giugno, nella Sala Tobagi della Federazione Nazionale della Stampa, il corso di formazione organizzato da ARGA Lazio, insieme alla Federazione dei Dottori Agronomi e Forestali (FIDAF) e al CREA Alimentazione, sul tema “Utilizzo dei derivati da insetti nei prodotti cerealicoli ed in generale negli alimenti: opportunità o problema?”. Il seminario, valido per la formazione professionale continua dei giornalisti (ma pure dei dottori agronomi e forestali), rientrava anche nell’ambito degli eventi organizzati in anticipazione della XIII edizione del Festival Cerealia.

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Molti i colleghi che hanno seguito l’interessante iniziativa sia in presenza, sia in remoto attraverso la piattaforma GoToWebinar. In pratica, il corso è servito a fare un po’ di chiarezza sulle ricerche che si stanno compiendo sul settore e sull’opportunità di inserire gli insetti nel mercato degli alimenti autorizzati come novel food.

Secondo la FAO, gli insetti fanno parte della dieta di oltre due miliardi di persone in tutto il mondo. Attualmente gli insetti commestibili rappresentano ancora un mercato di nicchia nelle società occidentali ma, man mano che sempre più prodotti alimentari contenenti insetti vengono autorizzati come novel food, il settore appare promettente per innovare in modo sostenibile le filiere agroalimentari. La disponibilità dei consumatori a provare alimenti a base di insetti è in aumento e questa tendenza è supportata da una copertura mediatica positiva: in particolare i loro benefici nutrizionali e la minore impronta ambientale nella loro produzione concorrono a far crescere l’apprezzamento da parte del pubblico.

Dopo i saluti di apertura (quello del presidente di ARGA Lazio, Roberto Ambrogi, che ha ringraziato i relatori e i loro enti di appartenenza, oltre a manifestare un particolare apprezzamento per il sostegno da parte dell’intera struttura della Federazione della Stampa; quello del delegato della FNSI in Unarga, Maurizio Di Schino; e quello del presidente della FIDAF Andrea Sonnino), la vicepresidente di ARGA Lazio, nonché responsabile della organizzazione dei corsi di formazione per il gruppo di specializzazione, Tiziana Briguglio, ha condotto tutto lo svolgimento del nutrito programma di interventi.

Il primo lo ha svolto Marina Carcea, dirigente del Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione del CREA, che ha trattato il tema “Sfide e opportunità dell’uso delle farine di insetti nelle preparazioni alimentari”. Ha fatto seguito l’intervento di Ernesto Di Renzo, antropologo e docente dell’Università di Tor Vergata, che si è soffermato – appunto – sugli aspetti antropologici del consumo di insetti. Valentina Narducci, altra ricercatrice del CREA, ha svolto invece una relazione sugli “Aspetti istituzionali e tecnologici della utilizzazione di derivati di insetti nei prodotti cerealicoli”.

Un “intermezzo” diretto più specificamente ai giornalisti presenti e a quelli collegati online  ha visto il presidente dell’Ordine del Lazio, Guido D’Ubaldo, rimarcare l’utilità dei corsi di aggiornamento professionale (peraltro un obbligo di legge per tutti i professionisti): un tema sul quale ha impostato prioritariamente la sua azione all’interno dell’organismo che è stato chiamato a dirigere e che – malgrado le difficoltà intrinseche ad una struttura che raggruppa oltre ventimila iscritti – intende svolgere con il massimo impegno (a partire dal ripristino della “black list” dove inserire, bloccandoli per tre mesi, quanti si iscrivono ai corsi senza parteciparvi).

È toccato poi a Carlotta Totaro Fila, fondatrice della start-up innovativa “Alia Insect Farm”, illustrare la sua esperienza con una relazione su “Novel food made in Italy: polvere atomizzata di grilli Acheta domesticus”, mentre Lea Pallaroni, Direttore Generale di Assalzoo (l’associazione tra i produttori di alimenti zootecnici aderente a Confindustria), ha svolto il tema particolare della “Utilizzazione dei derivati di insetti nella alimentazione degli animali in produzione zootecnica”.

Galoppata finale, prima dei saluti (anche da parte della organizzatrice del Festival Cerealia, Paola Sarcina), con un rapido excursus sulla evoluzione della nostra cultura alimentare svolta da Cristina Giannetti, Capo Ufficio Stampa del CREA, dal verdoniano titolo “Famolo strano”: uno sguardo sul rapporto degli italiani con il novel food, ben consapevoli (patate, pomodori e peperoni insegnano) che ogni innovazione nel tempo…si trasforma in una tradizione alimentare.