La tutela del sistema agroalimentare italiano delle DOP e delle IGP

Nella Sala Paola Clemente del MASAF il corso di formazione professionale organizzato dall’ARGA Lazio e dal Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena

La tutela del nostro sistema agroalimentare attraverso i marchi DOP e IGP è stato il tema del Corso di Formazione Professionale per Giornalisti organizzato da ARGA Lazio e svoltosi venerdì 14 aprile nella Sala Paola Clemente del MASAF, coordinato dalla Vicepresidente Tiziana Briguglio.

Una conferma dell’interesse istituzionale nella battaglia per tutelare il settore agroalimentare italiano è venuta, nel suo intervento di saluto, dal Direttore Generale delle politiche internazionali e dell’Ue del Ministero, Luigi Polizzi, che si è soffermato soprattutto sull’azione che si sta svolgendo a livello europeo affinché la riforma dell’attuale sistema, prevista concludersi entro la fine dell’anno, tenga conto delle peculiarità e delle specificità di alcuni prodotti d’eccellenza, primi fra tutti quelli del comparto enologico.

Al saluto del direttore Polizzi ha fatto seguito quello del presidente di ARGA Lazio, Roberto Ambrogi, che ha illustrato le funzioni principali svolte dal Gruppo di specializzazione sindacale, a supporto del lavoro dei colleghi che si occupano – stabilmente o saltuariamente – dei settori di interesse dell’associazione. In particolare, ha sottolineato l’impegno nell’organizzazione dei corsi di formazione professionale, annunciando quelli in preparazione per i prossimi mesi.

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La Vicepresidente Briguglio ha quindi introdotto i lavori della giornata, ricordando come i marchi di origine geografica rappresentino soprattutto una garanzia per i consumatori e per gli stessi produttori, e sottolineando come una corretta informazione possa contribuire efficacemente ad evitare fenomeni – come quello dell’Italian sounding – distorsivi del mercato e della percezione della qualità stessa dei prodotti alimentari.

A supporto delle varie relazioni sulla normativa oggi esistente la illustrazione – da parte del Direttore Generale Federico Desimoni del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP, e del Responsabile Comunicazione dello stesso Consorzio, Andrea Mancuso Morini – della storia e delle caratteristiche di questo prodotto, uno dei primi a fregiarsi del marchio e uno tra quelli più “copiati” nel mondo. In particolare, è stata evidenziata la validità del riconoscimento IGP e la genesi grafica dell’attuale marchio “ABM”, che si affianca al “bollino” istituzionale.

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Argomento, quest’ultimo, al centro della relazione svolta da Annalisa Griffò, Product Manager dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, sul tema “Il Passaporto Digitale dei prodotti DOP e IGP a tutela e valorizzazione delle eccellenze italiane”. In particolare, Il Poligrafico ha sviluppato la soluzione del Passaporto Digitale dei prodotti DOP e IGP che garantisce provenienza, tracciabilità e autenticità.     Tracciare un prodotto lungo la filiera, infatti, crea una storia e un legame che possono essere comunicati come essenziali elementi di valore e prova di trasparenza e garanzia. L’Aceto Balsamico di Modena IGP è una delle prime eccellenze italiane ad aver aderito al Passaporto Digitale, per garantire immediata riconoscibilità, protezione dalla contraffazione e certezza al consumatore finale.

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Da parte sua Michele Stocola, giurista esperto in legislazione e sicurezza alimentare, ha trattato il tema della “Etichettatura ambientale e tutela del sistema agroalimentare italiano”, guardando soprattutto alle disposizioni in materia di etichettatura e trattamento dei rifiuti per quel che riguarda gli imballaggi alimentari.

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Dopo un intervento di Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, che ha ricordato l’importanza dei corsi di formazione per aumentare conoscenza e professionalità dei giornalisti a tutto vantaggio di una corretta informazione e quindi di tutti gli utenti, la giornalista ANSA Alessandra Moneti, specializzata nel settore, ha concluso l’incontro trattando delle “Buone pratiche di comunicazione per il settore agroalimentare”.

Le slides di supporto agli interventi

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